Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25, recante disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni
Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni
Vincoli di finanza pubblica, variazioni di bilancio degli enti locali 2025-2027 entro il 22 maggio 2025
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del comunicato relativo al decreto di riparto, scattano i 30 giorni previsti dalla norma entro i quali il fondo deve essere iscritto.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del comunicato relativo al decreto di riparto 4 marzo 2025, registrato dalla Corte dei conti, si completa il quadro normativo riguardante i criteri e le modalità di determinazione del contributo alla finanza pubblica per il periodo 2025-2029, in attuazione dei vincoli economici e finanziari previsti dalla nuova governance europea.
L’articolo 1, comma 788, della legge n. 207 del 2024 stabilisce che I comuni, le province e le città metropolitane delle regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della regione Sardegna assicurano un contributo alla finanza pubblica, aggiuntivo rispetto a quello previsto a legislazione vigente, pari a 140 milioni di euro per l’anno 2025, a 290 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 e a 490 milioni di euro per l’anno 2029, di cui 130 milioni di euro per l’anno 2025, 260 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 e 440 milioni di euro per l’anno 2029 a carico dei comuni e 10 milioni di euro per l’anno 2025, 30 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 e 50 milioni di euro per l’anno 2029 a carico delle province e città metropolitane. Gli importi del contributo a carico di ciascun ente sono determinati sulla base di criteri e modalità definiti con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’interno, da emanare entro il 31 gennaio 2025, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, anche in proporzione agli impegni di spesa corrente al netto degli impegni per gli interessi, per la gestione ordinaria del servizio pubblico di raccolta, smaltimento, trattamento e conferimento in discarica dei rifiuti, per i trasferimenti al bilancio dello Stato per concorso alla finanza pubblica e per le spese della missione 12, Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, come risultanti dal rendiconto 2023 o, in caso di mancanza, dall’ultimo rendiconto approvato. In caso di mancata intesa entro venti giorni dalla data di prima iscrizione all’ordine del giorno della Conferenza Stato-città ed autonomie locali della proposta di riparto delle riduzioni di cui al secondo periodo, il decreto è comunque adottato
Slitta al 30 giugno 2025 il termine per l’approvazione di tariffe, perf e regolamenti
TARI
Come oramai di prassi degli ultimi anni anche per il 2025 è previsto in rinvio del termine di approvazione delle tariffe tari 2025 dei regolamenti tari 2025 e dei pef tari 2025. La notizia riportata da il sole 24 ore riguarda lo spostamento in avanti di due mesi il termine attuale del 30 aprile.
Il testo dell’emendamento
ART. 10-BIS.
1. PER L’ANNO 2025 IL TERMINE DEL 30 APRILE PREVISTO DALL’ARTICOLO 3, COMMA 5-QUINQUIES DEL DECRETO-LEGGE 30 DICEMBRE 2021, N. 228, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA LEGGE 25 FEBBRAIO 2022, N. 15, È DIFFERITO AL 30 GIUGNO 2025. RESTANO FERMI I TERMINI DI PAGAMENTO DELLE RATE GIÀ STABILITI CON REGOLAMENTO COMUNALE.
Lo slittamento al 30 giugno è dovuto al fatto che ora sono pochissimi gli enti in possesso dei dati completi da parte delle società di gestione del servizio di smaltimento rifiuti. In ogni caso è bene evidenziare come restino fermi i termini di pagamento delle rate già stabiliti.